21.5.06

4 mesi or sono...

L'11 gennaio 2006 mi sono trasferita da Roma a Rimini. Molti l'hanno vista come una scelta azzardata ma per me ha rappresentato il voltare pagina alla ricerca di nuove opportunità e, soprattutto, di un nuovo modo di vivere. A Roma andavo in ufficio (e ci mettevo un'ora per fare dieci chilometri), tornavo a casa che ero esausta ed erano le sette, mangiavo, a volte uscivo, per poi cadere stremata al letto. E la mattina dopo di nuovo e così sono passate settimane, mesi di cui non ho quasi ricordi. Sono nata a Roma e la amo, è la città più magica e bella del mondo ma è invivibile, soprattutto se decidi di uscire di casa e spostarti. E così, da più di un anno avevo iniziato a lavorare (faccio la grafica) con delle società di San Marino e di Rimini, facevo su e giù una volta a settimana (mantenendo Trenitalia...) e quando troppe cose a Roma hanno iniziato a scricchiolare ho deciso di fare il grande passo. È passato ancora un po' di tempo per imballare tutto (quanta roba accumuliamo!) e per organizzare il trasloco e poi... ...poi sono andata.
I primi giorni sono stati molto strani, una città nuova da esplorare, a volte mi perdevo finchè ho preso l'abitudine (e ce l'ho ancora adesso) di girare con la cartina nello zaino. Mi sono resa conto che era tutto molto diverso da Roma. Uscivo di casa dandomi mezz'ora per fare una cosa ma in realtà la facevo in 5 minuti... Era come se lo scorrere del tempo qui fosse diverso; essendo tutto più vicino, più semplice facevo le cose nella metà del tempo con cui le facevo a Roma. Questa cosa mi ha esaltato all'inizio. Anche perchè avendo preso in affitto un bilocale (vicino all'
Arco di Augusto) c'erano tutta una serie di cose burocratiche da fare che mi spaventavano un po', invece piano piano ho chiesto la residenza, attivato il telefono, cambiato l'intestatario delle bollette, ecc. ecc.



Dopo una settimana mi sono comprata la
bicicletta. Erano 15 anni che non salivo su una e l'inizio è stato un po' difficile. Diciamo che mi faceva mostruosamente male il sedere e soprattutto mi sentivo ancora molto insicura. All'inizio cercavo di usarla poco, mi metteva ansia fare strade con macchine o incrociare le persone sul Corso, poi ci ho preso sempre più la mano ed addesso sono un po' un pericolo pubblico...

Ma questo è stato solo l'inizio... Tante cose sono accadute e tante, buone, spero che accadano... :-)

2 commenti:

Antonio Montanari ha detto...

Benvenuta a Rimini.
Anche da questo mio blog.

Butterfly ha detto...

Grazie 1000! :-)