Chi ha inventato i gatti,
si poteva permettere di sbagliare tutto il resto
Posso solo appoggiarla in pieno.

Più di un anno fa mi sono trasferita da Roma a Rimini, questo sarà il mio diario, il mio blocco degli appunti, un piccolo oblò sulla mia vita
Mister P, questo il nome dello stravante pennuto, tre mesi all'anno, nella stagione degli amori, fugge da casa. La mete, nemmeno a dirlo, è la stazione di servizio dove il pavone corteggia la pompa di benzina che fa un rumore simile a quello delle femmine della specie nella stagione degli amori. Almeno questa è la spiegazione che gli esperti hanno dato all'attrazione fatale del pavone per quella particolare pompa di benzina.
Ma un triste destino attende l'innamorato. Infatti le autorità locali, stufi delle sue performance, hanno deciso di intervenire e di catturarlo. La proprietaria di Mister P, Shirley Horsman, ha raccontato che in primavera, appena spuntano le nuove penne sulla splendida coda, il pavone parte alla conquista. "Si innamora perdutamente - ha detto Shirley - e, ogni volta che qualcuno fa benzina, sembra proprio al settimo cielo". "Certo, commenta, deve essere terribile sentire quel rumore tutto il giorno e non riuscire mai a soddisfare il suo desiderio".
Uno strano amore quello di Mister P, che molto probabilmente va ricercato nei geni della sua famiglia: uno dei suoi fratelli è innamorato di un gatto e un altro di un lampione da giardino. Quando si dice che l'amore è cieco...
Penso a tutte le persone che ho conosciuto, a me e a tutte le storie di amori più o meno sbagliati che ho sentito e mi rinfranco. A quanto pare l'amore è qualcosa di talmente imprevedibile che nessun essere (vivente e non solo umano) è in grado di gestire. Quindi, a tutte le amiche o le mamme che pensano che l'amore della propria amica o figlia sia sbagliato, tacciano, meglio uno stronzo che un lampione!Da quando mi sono trasferita qui sono stata abbastanza spesso a Bologna, di solito per lavoro e ogni volta pensavo ad Alessia, a sua mamma, a tutte le estati passate insieme a Jano.
Alessia è apparsa un giorno quando avevo all'incirca 13/14 anni, lei, la madre, il compagno della madre e il fratellino picolo si sono trasferiti accanto alla casa che abbiamo vicino a Bologna, chiamata per l'appunto Jano. Capirai, come vicini avevamo una coppia di sessant'enni, l'arrivo di una ragazza quasi della mia stessa età era un evento. Andai più volte a chiedere di lei alla mamma, ma essendo estete, giustamente, era in vacanza da qualche parte. E poi un giorno la vidi scendere in cortile con pastore tedesco e mi chiese di andare a fare una passeggiata. Quel giorno iniziò la nostra amicizia. Passammo tanti giorni insieme, di solito ci vedavamo durante le vacanze ma alla fine se penso ad Alessia mi vengono in mente tante tante cose che abbiamo fatto insieme. Poi, non so perchè, tre/quattro anni fa abbiamo perso i contatti, lei stava facendo il rogito della casa di Bologna e io stavo vacillando con la mia di Via in Lucina.
Continuavo a passare per Bologna e a pensarla, poi un giorno ho cercato nella mia vecchia rubrica e ho trovato il suo numero. Ci siamo sentite e siamo state subito almeno mezz'ora al telefono. Poi ci siamo messe d'accordo e domenica ci siamo riviste.
Che dire? Volevamo festeggiare il compleanno della mamma che purtroppo non c'era ma rivederla, parlare con lei, è stato molto bello ed emozionante. È vero che le amicizie vere, anche se si interrompono poi riprendono come se nulla fosse. In più ho ritrovato questa foto che deve essere più o meno di quando ci siamo conosciute. La dedico a lei nella speranza che non se ne abbia a male di essere vista pubblicamente. :-)